
Quanto si deve spendere in dazi all’importazione e tasse?
Dipende dal valore in dogana. Se si dichiara in maniera non corretta, si rischia di pagare troppo poco – o troppo – per dazi doganali, IVA o altre tasse.
In questo articolo verrà spiegato ciò che ogni importatore deve sapere sul valore in dogana quando acquista dai Paesi asiatici.
Continua a leggere ed a ricevere risposta alle seguenti domande:
- Come si deve calcolare il valore in dogana nel nostro Paese o nel nostro mercato?
- Come è possibile assicurarsi che venga dichiarato il valore in dogana corretto?
- Perché molti fornitori riducono volutamente il valore in dogana?
- Quali sono i rischi che si possono riscontrare se il valore in dogana è troppo basso?
Cos’è il valore in dogana?
Il valore in dogana è il numero utilizzato dalle autorità doganali per calcolare i dazi all’importazione, le tasse e le altre imposte.
Solitamente, il valore in dogana viene dichiarato nella polizza di carico.
Come si calcola il valore in dogana?
Dipende dal mercato. Negli Stati Uniti, ad esempio, il valore in dogana si basa sul prezzo del Franco a Bordo (FOB). Il FOB è, sostanzialmente, il costo unitario.
Nell’Unione Europea, invece, il valore in dogana si basa sul prezzo del Costo, Assicurazione e Trasporto al Porto di Destinazione (CIF) – che comprende il costo del trasporto e dell’assicurazione (oltre al prezzo unitario).
Quindi, lo spedizioniere deve dichiarare il valore in base alla destinazione che, naturalmente, lo obbliga a conoscere (o meglio, ad essere informato) il metodo corretto del valore in dogana.
I costi per gli stampi, i prototipi ed i servizi rientrano nel valore in dogana?
Sì. Quello che molti importatori non sanno, è che il valore dichiarato comprende anche i costi per gli stampi, i campioni ed i servizi correlati.
Quindi, gli acquirenti non possono ridurre il valore dichiarato indicando parte del pagamento quale costo per i servizi di progettazione. Tuttavia, questo vale solo se paghi il progetto (o altro) dei servizi all’estero.
I Servizi che vengono acquistati localmente non rientrano nel valore dichiarato.
Ci sono, comunque, alcuni servizi svolti all’estero che, solitamente, non sono compresi nel valore in dogana, ad esempio, il reclutamento dei fornitori e la garanzia di qualità dei servizi.
Anche gli stampi ed i campioni di prodotto fanno parte del valore in dogana. Spesso all’importatore è consentito dividere il costo delle attrezzature e dei campioni su più spedizioni – oppure decidere di pagare tutto in anticipo.
Cosa può succedere se il valore in dogana non viene dichiarato correttamente?
Sottostimare il valore dichiarato è come compiere una frode fiscale, che è un reato penale.
E’ una pratica comune, applicata su tutte le spedizioni che vanno dai piccoli pacchi ai container. Si tratta di una prassi il cui costo stimato, nel suo complesso, nell’Unione Europea ammonta a 80 milioni di Euro in dazi all’importazione non incassati.
Come possono le autorità verificare se il valore in dogana dichiarato è corretto?
Le autorità doganali possono accedere a strumenti in grado di segnalare le spedizioni sospette. Se il valore totale dichiarato viene considerato artificiosamente basso, la merce viene segnalata ed è richiesto all’importatore di fornire ulteriori prove del valore dell’operazione commerciale.
Un valore in dogana artificiosamente ridotto potrebbe essere scoperto dopo mesi o, addirittura, dopo anni dall’ingresso della merce in un Paese.
Le autorità fiscali possono confrontare i documenti (ad esempio, confrontare il valore della fattura commerciale con l’importo della transazione reale) durante gli accertamenti in azienda.
Le autorità doganali possono anche accedere ai registri che garantiscono che gli importatori non possano deliberatamente dichiarare un gran numero di spedizioni inferiore al limite doganale, per evitare di pagare i dazi all’importazione.
Come possiamo essere certi che il fornitore, o lo spedizioniere, dichiarino il valore in dogana corretto?
E’ semplice:
- Calcola il valore in dogana in base al metodo di valutazione applicato nel nostro mercato
- Informa il fornitore e/o lo spedizioniere del valore in dogana
- Si deve chiedere al fornitore e/o allo spedizioniere di ricevere delle copie della polizza di carico e della fattura commerciale (per verificare che venga dichiarato il valore corretto)
Casi di studio
Caso di studio: Stati Uniti (Franco a Bordo – FOB)
- Prezzo unitario: 12.5 USD
- Quantità: 2200 pezzi
- Costo delle attrezzature: 500 USD
- Costi di trasporto al porto di carico: 200 USD
- Costi di trasporto al porto di destinazione: 1200 USD (non inclusi)
- Calcolo:5 USD x 2200 pezzi + 500 USD + 200 USD = 28,200 USD
Caso di studio: Unione Europea (Costo, Assicurazione e Trasporto al Porto di Destinazione – CIF)
- Prezzo unitario: 12.5 USD
- Quantità: 2200 pezzi
- Costo delle attrezzature: 500 USD
- Costi di trasporto al porto di carico: 200 USD
- Costi di trasporto al porto di destinazione: 1200 USD
- Calcolo: 12.5 USD x 2200 pezzi + 500 USD + 200 USD + 1200 USD = 29,400 USD
Perché alcuni fornitori asiatici sottostimano il valore in dogana?
Per due ragioni sostanziali:
- alcuni produttori pensano che stiano facendo un favore ai loro acquirenti.
- la maggior parte dei fornitori non si avvale di avvocati fiscalisti internazionali. Essi, semplicemente, non conoscono le leggi sul valore in dogana vigenti in tutti i Paesi del mondo – nemmeno nei mercati principali come Unione Europea e Stati Uniti.
E’ compito dell’importatore calcolare il valore in dogana ed informare, di conseguenza, il fornitore.
Valore in dogana a seconda del Paese o del mercato
PAESE / MERCATO | METODO DI VALUTAZIONE |
Stati Uniti | Franco a bordo – FOB |
Unione Europea | Costo, assicurazione e trasporto al porto di destinazione – CIF |
Regno Unito | Costo, assicurazione e trasporto al porto di destinazione – CIF |
Australia | Franco a bordo – FOB |
Nuova Zelanda | Franco a bordo – FOB |
Canada | Franco a bordo – FOB |
Singapore | Costo, assicurazione e trasporto al porto di destinazione – CIF |
Malesia | Costo, assicurazione e trasporto al porto di destinazione – CIF |
Costo, assicurazione e trasporto al porto di destinazione (CIF) = Costo del prodotto + assicurazione + tutti i costi di trasporto verso il porto di destinazione
Franco a bordo (FOB) = Costo del prodotto + costi di trasporto/costi di sdoganamento applicati nel Paese del fornitore
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