
Cercando la parola chiave “Android Tablet” su Alibaba.com avrai accesso a più di cinque milioni di risultati. Da quando la Apple ha lanciato l’iPad il mercato per tablet e smartphone è esploso. Nonostante questo business sia – in apparenza – enormemente lucrativo, il mercato è dominato da pochi importatori all’ingrosso che sono riusciti a realizzare economie di scala. I piccoli e medi imprenditori faticano invece a realizzare margini di guadagno rilevanti e, al contrario, spesso perdono parte (o tutto) il capitale che avevano investito nel processo di importazione.
Nell’articolo di oggi andrò ad analizzare le cause di questo fenomeno e illustrare le strategie migliori per importare tablet e smartphone dalla Cina in maniera redditizia.
Specifiche di prodotto
Una definizione generale di “buona qualità” non esiste nel senso che la qualità è determinata dalle specifiche richieste dall’importatore. Tieni inoltre presente che le aziende manifatturiere cinesi raramente possiedono prodotti in stock; è quindi compito dell’importatore fornire una lista di specifiche dettagliate in modo che l’azienda manifatturiera possa realizzare il prodotto desiderato. Tablet e smartphone non fanno eccezione; al contrario, vista la complessità del prodotto una lista chiara di specifiche è fondamentale.
Ecco una lista – non esaustiva – di specifiche che sarai tenuto a specificare:
- Dimensione dello schermo (ad esempio 7.7 pollici)
- Tipo e risoluzione dello schermo (ad esempio IPS Retina Display, 2048×1536 Res)
- Versione del software (ad esempio Android 4.4)
- Processore (ad esempio RK 3168, ARM Cortex-A9 Dual-core-1.2Ghz)
- Memoria interna (ad esempio SSD 8 GB)
- Memoria RAM (ad esempio 2 GB)
- Network (ad esempio 3G e WiFi)
- Fotocamera (ad esempio Front 1.3 MPX, Rear 2.0 MPX)
- Tipo e durata della batteria (ad esempio batteria al litio 2450mAh, 3 ore di durata)
- I/O (ad esempio USB OTG, TF card, Earphone, Mic, DC in)
- Spessore (ad esempio 8 mm)
- Lingua (ad esempio italiano)
- Caricatore (ad esempio europeo)
- Colori
- Standard di certificazione (ad esempio CE)
Lascia una qualsiasi specifica aperta all’interpretazione e stai pur certo che riceverai un prodotto insoddisfacente. I fornitori cinesi tendono infatti ad interpretare la lista delle specifiche in modo da massimizzare il proprio margine di guadagno, utilizzando i materiali e componenti più economici sul mercato ogni volta che ne hanno la possibilità. Quindi se, ad esempio, ti dimenticassi di specificare il tipo di caricatore, potresti ritrovarti con uno stock di caricatori sotto dimensionati o non adatti alle prese elettriche europee. L’unico modo per ricevere un prodotto soddisfacente è quello di elencare tutte le specifiche richieste nell’accordo di vendita.
Standard di certificazioni europei
Anche se cercando “Android tablet” su Alibaba.com si ottengono cinque milioni di risultati, una ricerca per “Android tablet CE” (“CE” è il nome del certificato più comune nel campo dell’elettronica) riduce la scelta a 230,000 prodotti, ovvero il 4.6% dei risultati presenti su Alibaba.
Questo significa che solo il 4.6% dei fornitori presenti su Alibaba dichiara di poter produrre un tablet conforme alle leggi europee (nota che importare prodotti che non possiedano i certificati necessari è illegale e le merci ti verranno probabilmente sequestrate in dogana).
Considera inoltre il fatto che tanti dei fornitori che dichiarano di poter rispettare gli standard di certificazione europei mente al solo scopo di assicurarsi il numero più elevato possibile di clienti. A marzo 2013 abbiamo lavorato con importatore di tablet nord europeo e le nostre ricerche hanno rilevato che solo 2 dei 38 fornitori che avevamo contattato possedevano certificati CE reali. I restanti 36 dichiaravano di possedere certificati CE, e in effetti gli avevano. Il problema è che tali certificati erano falsi!
Ripeto, gli standard di certificazione europei sono leggi a tutti gli effetti e, come tali, vanno rispettati, pena il sequestro della merce. Molti imprenditori fanno l’errore di pensare che rispettare gli standard di certificazione sia un problema del fornitore. In realtà tale responsabilità ricade interamente sull’importatore, ovvero su di te.
Vi sono due motivi principali per i quali è così difficile trovare un fornitore cinese che possa rispettare gli standard di certificazione europei:
1.) Molti fornitori non sono abituati ad esportare in Europa o negli Stati Uniti e gli standard in vigore in Cina o in altri paesi quali la Russia o il Vietnam sono meno stringenti.
2.) Realizzare un prodotto elettronico che rispetti gli standard di certificazione europei richiede un certo grado di sofisticazione a livello di materiali, componenti, e processo di produzione. Molti fornitori cinesi semplicemente non hanno la capacità per realizzare un prodotto in grado di passare i test CE o RoHS.
Tablet taroccati e altri tipi di truffe
L’elettronica di consumo è uno dei settori preferiti dai truffatori in quanto è molto più semplice fregare un imprenditore senza alcuna esperienza che intende iniziare importando 100-200 smartphone piuttosto che truffare una grossa società che sta importando interi container di PVC o schermi LED.
A parte i certificati falsi, un’altra frode piuttosto comune è quella che riguarda i pagamenti: l’idea è quella di convincere l’importatore a versare i soldi su un conto in banca off-shore per poi sparire. Ti sembra troppo semplice per funzionare? Leggi qui!
Anche se in quest’articolo non mi dilungherò troppo sul tema delle frodi, voglio comunque elencare alcuni tratti comuni ai truffatori:
1.) Il prezzo è troppo conveniente per essere vero.
2.) Ti viene offerto un prodotto di marca quale Apple iPad o Samsung Galaxy. Pensi davvero che la Apple dia la licenza di esportare i propri prodotti a un piccolo fornitore cinese?
3.) Ti viene offerta una vasta gamma di prodotti.
L’ultimo punto può sembrare contraddittorio visto che ripeto spesso quanto sia importante scegliere un fornitore che possa offrire una vasta selezione di prodotti. C’è però un limite alla varietà che un fornitore può esibire. Un fornitore che dichiara di poterti vendere dai tablet e dalle schede SD sino alle radio e alle televisioni è un truffatore o, se ti va bene, un intermediario poco organizzato che lavora da un internet caffè.
Per quanto riguarda i prodotti di marca, come ho già accennato un’azienda come la Apple non si sognerebbe mai di delegare la distribuzione a un piccolo fornitore cinese. Inoltre i prodotti di marca di solito in Cina costano il 10-20% in più che in Europa. Questo è il motivo per cui i cinesi, quando vanno all’estero, tornano con le valigie piene di macchine fotografiche Canon, vestiti Armani e profumi D&G.
Per quale motivo pensi che il fornitore che hai trovato possa venderti iPad a metà prezzo? Te lo dico io: perché si tratta di merce taroccata che non solo non funziona come dovrebbe, ma è anche illegale!
La strategia che utilizzerei per importare tablet o smartphone dalla Cina
Se dovessi lanciarmi nel business dei tablet o degli smartphone Android non tenterei mai di competere sul prezzo con i grossi distributori quali Trony o Media World in quanto tali aziende operano un’economia di scala che consente di tagliare i costi ai minimo. E credimi quando ti dico che anche tali aziende hanno margini di profitto esigui, almeno per quanto riguarda l’elettronica di consumo.
No, il mio consiglio è quello di trovare una nicchia di mercato quali le costruzioni, l’agricoltura, l’artigianato eccetera e di proporre tablet programmati per svolgere un insieme di azioni specifiche. Penso ad esempio ai menu elettronici che mi capita di vedere sempre più spesso nei ristoranti di Shanghai: si tratta semplicemente di tablet Android programmati per svolgere una funzione specifica, quella di menu.
Chiaramente per essere realmente utili tali tablets avranno bisogno di un software dedicato. Anche se non tutti sono in grado di programmare, al giorno d’oggi è possibile assumere un programmatore freelancer a prezzi più che accessibili su piattaforme quali Odesk o Elance.
A parte il software personalizzato, l’altro fattore che può permetterti di differenziarti dalla concorrenza e fare un salto di qualità (anche a livello di prezzo) è un marchio che, con il tempo, acquisti valore e sia riconosciuto (almeno all’interno della tua nicchia). Dal punto di vista pratico creare un tuo “marchio” non è un problema visto che qualsiasi fornitore cinese sarà in grado di inserire un logo nei tuoi tablet e di realizzare una confezione personalizzata.
Per riassumere, anziché tentare di vendere i tuoi tablet al dettaglio – entrando così in concorrenza con le grandi catene di distribuzione, – specializzati in una nicchia, progetta un tablet che si dedichi a risolvere un problema specifico (sostituire i menu cartacei nei ristoranti o bar, ad esempio) e proponi un tuo marchio.
Per quanto riguarda la scelta del fornitore, io mi affiderei a un’azienda altamente specializzata (ovvero che si occupi solo di realizzare tablet o smartphone) visto che stiamo parlando di prodotti complessi. Ma ripeto, prima di discutere di prezzi, specifiche o quantità, mi preoccuperei piuttosto di capire se il fornitore che ho scelto è in grado di rispettare gli standard di certificazione europei (assumendo di voler commercializzare il prodotto in Europa).
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