La sigla EXW si tratta di una delle condizioni commerciali sviluppate dalla Camera di Commercio Internazionale (ICC) riconosciute a livello mondiale e note come incoterms. Le incoterms (sigla che definisce gli international commercial terms) vengono nelle importazioni e nelle esportazioni per definire in modo univoco, e senza che si possa cadere in errore, diritti e doveri dei soggetti coinvolti nel trasferimento di merci da un Paese a un altro.
Questi termini vanno a definire anche:
- la suddivisione delle spese per il trasporto,
- la copertura assicurativa
- la dogana.
Tutto ciò è fondamentale perché si stabilisce quando la proprietà della merce passa da un soggetto all’altro, le rispettive responsabilità su eventuali perdite, i danni ed i costi della merce in questione.
Spedizione EXW o Franco Fabbrica
Il termine Franco Fabbrica o Ex Works, abbreviato con EXW, viene inteso come partenza dalla fabbrica, nel senso che l’acquirente deve organizzare il trasporto a partire direttamente dalla fabbrica del venditore.
nello specifico:
- il compito del venditore è quello di rendere disponibile la merce in una data concordata all’interno della sua fabbrica, corredando la merce della documentazione necessaria per l’esportazione dal Paese di origine;
- il compito dell’acquirente è quello di occuparsi della dogana sia nel Paese di origine che in quello finale, pagando entrambi i processi di sdoganamento ed organizzando il trasporto dal magazzino del venditore al suo magazzino in Italia.
L’EXW nel regolamento Europeo
Nell’art.1 del Regolamento UE 2446/2015 viene data una nuova veste all’ EX Works, nel quale si integrano le disposizioni in materia del Codice Doganale dell’Unione. In pratica viene data una nuova definizione di esportatore intendendo tale figura come “la persona stabilita nel territorio doganale dell’Unione che, al momento dell’accettazione della dichiarazione è titolare del contratto concluso con il destinatario nel Paese terzo e ha facoltà di decidere che le merci devono essere trasportate verso una destinazione situata al di fuori del territorio doganale dell’Unione”.
In base a tale norma si evince che il venditore, in caso di negoziazione EXW, non può essere considerato esportatore relativamente alla dichiarazione doganale. Ciò significa che se l’acquirente non risiede nell’UE deve nominare un rappresentante doganale che invece sia stabilito nel territorio dell’Unione. In questo caso la nota 70622/2016 dell’Agenzia delle Dogane stabilisce che nella casella 2 del Dau si debba indicare come esportatore il codice Eori del rappresentante doganale che risulta titolare del contatto di vendita con l’acquirente che risiede al di fuori dell’UE e che può decidere il trasporto delle merci oltre i confini dell’UE.
Semplificando il tutto, si ritiene esportatore colui che ha la responsabilità di portare la merce in dogana al fine di esportarla; nel caso del EXW sarà l’acquirente che si fa carico della parte dell’esportatore assumendosi tale responsabilità nella dogana straniera.
La spedizione FOB
La FOB, abbreviazione di Free On Board, è invece una spedizione detta “port to door”, cioè dal porto di imbarco a quello di consegna.
Le condizioni FOB prevedono che il fornitore si assuma la responsabilità di tutte le spese locali, del trasporto della merce, della gestione del carico, della dogana nella nazione di origine
Se viene scelta questa tipologia di spedizione l’acquirente dovrà relazionarsi con un vettore, il quale si accorderà per prendere in consegna la merce al porto definito e la trasporterà fino alla dogana Italiana.
Differenze e vantaggi tra Franco Fabrica e FOB
La merce acquistata a condizioni EXW in genere ha un costo più conveniente quindi in alcuni casi può essere un vantaggio per chi decide di acquistare la merce direttamente nel paese extra UE. Il discorso cambia però se i costi di trasporto aumentano vanificando il risparmio sul costo della merce. Se scegli questo tipo di spedizione è vero che puoi pagare di meno e risparmiare sul costo totale, ma ti assumi tutte le responsabilità della spedizione, dello sdoganamento, devi assicurarti che il fornitore abbia le autorizzazioni necessarie per l’esportazione e devi infine trovare uno spedizioniere che offre un servizio di Franco Fabbrica.
D’altro canto, anche se la spedizione FOB può apparire meno vantaggiosa della condizione EXW la realtà potrebbe essere diversa. Il prezzo stimato dal fornitore per consegnare la merce al porto di partenza potrebbe infatti essere inferiore a quello dello spedizioniere; lo sdoganamento e quindi i documenti per l’esportazione sono poi a carico del fornitore rendendo il processo più semplice. Le cose potrebbero però andare male nel caso in cui il fornitore si rifiuti di pagare le spese locali come concordato oppure calcoli spese aggiuntive che possono far lievitare il costo precedentemente pattuito.
Meglio EXW o FOB?
Sicuramente la scelta della tipologia di Incoterms non può essere sottovalutata in sede di negoziazione con il fornitore, in linea di massima la scelta migliore ricade sempre nel FOB, in questo caso l’acquirente a minori responsabilità ed incorre in minor problematica in quanto non deve relazionarsi con la dogana cinese. Probabilmente dovrà essere disposto a spendere leggermente di più, ma i vantaggi pratici di questa scelta sono palesi.
Discorso diverso se l’acquirente ha una sede anche in Cina: in questo caso, essere in loco, può risultare molto più semplice sbrigare tutte le pratiche doganali, ed il costo EXW è sicuramente più vantaggioso.
Riassumendo ci sentiamo di consigliare, nella maggior parte dei casi, i termini FOB in quanto tutelano maggiormente l’azienda italiana che intende acquistare fuori dal territorio Europeo, la quale però deve essere disposta ad investire una piccola parte di denaro in più per tutelare la buona riuscita dell’operazione.