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Il controllo qualità è un’operazione tramite la quale l’acquirente procede con un’ispezione in fabbrica al fine di verificare:

  • La correttezza dei processi produttivi;
  • lo stato della merce all’uscita della fabbrica;
  • la corrispondenza tra le caratteristiche del prodotto finale e quelle presenti nell’ordine iniziale;
  • la qualità del prodotto finale.

Tale operazione viene effettuata al fine di assicurarsi che la merce corrisponda effettivamente agli standard richiesti dall’acquirente, in relazione sia alle caratteristiche degli articoli che ai requisiti di conformità necessari all’introduzione dei prodotti nel mercato di destinazione.

Tale verifica dà quindi una garanzia maggiore nell’assicurarsi che il prodotto acquistato corrisponda alle caratteristiche richieste in fase negoziale.

Quanto è importante eseguire un controllo qualità se acquisti merce fuori dall’UE?

Spesso accadde che i fornitori, al fine di ammortizzare costi o portare a compimento l’operazione a costi contenuti, producano la merce utilizzando materiali o componenti più economici, inficiando in tal modo la qualità complessiva del prodotto. Acquistando prodotti fuori dall’UE, l’importatore si assume la responsabilità del prodotto importato, incorrendo quindi in sanzioni nel caso in cui il prodotto non rientri nei parametri stabiliti dalla legge per determinare la sicurezza di tali prodotti.

Portando l’esempio di merce acquistata in Cina, la responsabilità dell’organizzazione delle fasi di controllo della merce ricade non sul produttore, ma sull’importatore, essendo il paese di origine extra UE. Se si acquista merce cinese bisogna assicurarti che il controllo qualità sia effettuato in loco, al fine di correggere quanto prima tale processo, evitando costi o sanzioni in futuro.

È quindi molto importante controllare la merce direttamente in fabbrica prima che venga spedita perché, una volta entrata in Europa, sarà davvero difficile poter intervenire per risolvere problemi legati alla scarsa qualità delle componenti o dei prodotti finali.

L’unico modo per chiedere al fornitore di riparare i danni o apportare delle modifiche ai prodotti è quindi quello di effettuare un’ispezione prima di versare il saldo del pagamento. Se si acquista della merce da una fabbrica cinese, si può effettuare il controllo organizzandosi con il venditore e recandosi presso lo stabilimento dove si esegue la produzione; nel caso in cui l’operazione risulti troppo difficoltosa, si può assumere un ispettore che faccia la verifica al posto dell’acquirente.

Come fare il controllo qualità e quali sono gli standard: definiamo l’AQL

Può avvenire, acquistando in paesi ad alto potenziale produttivo ma a basso controllo, che la merce non risulti corrispondente nella totalità al campione confermato. Al fine di decretare il massimo scarto ammissibile in un lotto produttivo è stato definito L’AQL. Si definisce AQL (Acceptable Quality Level) la percentuale massima di pezzi difettosi superato il quale il lotto di merce viene rifiutato come definito nella ISO 2859-1. Il livello di L’AQL è accettato in quanto legato ai rischi di produzione, ma è sempre e comunque un numero molto basso. Per concordare il numero massimo di difetti e misurarle si ricorre alle tabelle AQL.

Ci sono tre tipi di difetti che vengono distinti da questa classificazione, per la gran parte di beni di consumo i limiti sono:

  • 0% di difetti considerati inaccettabili in quanto potrebbero danneggiare i consumatori o non rispettare i regolamenti;
  • 2,5% di difetti rilevanti che possono però essere accettati dall’utente finale;
  • 4% di difetti minori che rappresentano quale piccolo distacco dalle specifiche del prodotto, ma che la gran parte dei clienti non potrebbe notare.

Tali percentuali variano in base alla funzione del prodotto ed al suo mercato. Ad esempio, componenti usati per materiale medico o costruzioni meccaniche sottostanno a regole più severe.

Questo strumento viene usato in genere nel corso delle ispezioni finali, prima cioè che i prodotti vengano spediti e, in alcuni casi, nel corso della produzione, quando si ha già pronto un numero sufficiente di articoli per farsi un’idea della qualità della merce.

Nelle ispezioni sul controllo della qualità, comunque, non si considerano solo i prodotti difettosi, ma anche:

  • la conformità dell’imballaggio (codici a barre, imballo interno, marchi di spedizione);
  • la conformità dei prodotti (es. se varia il colore non è un difetto)
  • i test indicati nella checklist di ispezione che a volte non possono essere effettuati su tutti i campioni, ad esempio nell’ipotesi in cui siano troppo lunghi o distruttivi come nel caso dei prodotti alimentari.

L’AQL quindi è un limite di qualità accettabile che non deve essere superato e in tal senso i fornitori dovranno presentare merce il cui standard qualitativo sia superiore al limite imposto. Se un controllo fallisce rivelando un AQL troppo alto, il fornitore dovrà provvedere ad apportare modifiche alla merce per far sì che si adegui allo standard predefinito.

Un elemento di sicurezza in più è sicuramente quello di inserire nei contratti di fornitura un ìndice AQL al fine di evitare l’acquisto di materiale difettoso.