Quando si importa un prodotto dalla Cina, e lo si vuole rivendere in Italia, si deve essere certi che tale prodotto rispetti le normative comunitarie ed essere provvisti del marchio CE per poter entrare nel mercato europeo.
Cercheremo, in quest’articolo, di semplificare tale processo e identificare quali prodotti necessitano del marchio CE, su come vengano applicate le direttive e di chi sia la responsabilità di garantire tale conformità.
Per vendere un prodotto nell’unione Europea, esso deve rispettare una o più direttive: ci sono direttive che si applicano a grandi categorie, altre che riguardano prodotti specifici, ad esempio il mondo dei giocattoli e caratterizzato da una profondità di direttive importanti, al fine di garantire la sicurezza dei bambini. In tal senso, il marchio CE non è una direttiva di prodotto ma un marchio di conformità che attesta che il prodotto in questione è conforme alle vigenti direttive CE.
L’applicazione delle direttive varia in base a quali prodotti specifici regolamenta: alcune si occupano dell’efficienza energetica, altre si occupano delle sostanze tossiche, altre ancora della sicurezza energetica; esistono anche direttive che regolamentano l’etichettatura da applicare all’unità di prodotto, il confezionamento e il manuale d’uso. Non è sufficiente apporre il marchio CE per rispettare tali direttive: i prodotti devono essere conformi ai requisiti tecnici specificati nelle direttive comunitarie e non si può vendere in UE merce non conforme alle direttive in quanto la spedizione verrebbe fermata in dogana, la merce sequestrata e si incorrerebbe anche in sanzioni da pagare.
Quali sono i prodotti che necessitano della marchiatura CE?
La maggior parte delle direttive regolamentano intere categorie di prodotto;
Qui di seguito riportiamo un elenco dei prodotti che necessitano della Marchiatura CE per poter essere importati tranquillamente in Italia:
- dispositivi medici impiantabili attivi;
- dispositivi medici;
- dispositivi di diagnosi medica in vitro;
- apparecchi a gas;
- giocattoli;
- macchine;
- segnali stradali verticali;
- dispositivi di protezione personale;
- materiali e prodotti da costruzione;
- teleferiche per il trasporto di persone;
- eco-design di prodotti relativi ai consumi energetici;
- attrezzature per la misurazione della compatibilità elettromagnetica;
- dispositivi di protezione da atmosfere esplosive;
- bollitori per acqua calda alimentati da combustibile liquido o gassoso;
- frigoriferi e freezer per uso domestico;
- recipienti a pressione;
- strumenti di pesatura;
- strumenti di pesatura non automatici;
- strumenti di pressione;
- dispositivi pirotecnici;
- dispositivi radio e per telecomunicazioni;
- attrezzature con emissione di rumore nell’ambiente;
- prodotti per hobby e tempo libero;
Cosa succede se i prodotti da importare non hanno il marchio CE
Nel caso in cui si voglia commercializzare nel territorio europeo prodotti provenienti da fuori UE, la figura responsabile per tali prodotti è colui che importa.
L’importatore è responsabile per tutti i prodotti marcati CE commercializzati da lui nel territorio Europeo, e quindi dovrà rispondere per eventuali inadempienze di quest’ultimi.
Nel caso di merce prodotta fuori dall’UE produttore e importatore vengono intesi come la stessa persona e, in questo, sono parimenti responsabili per il mancato rispetto delle direttive Europee. Nel caso in cui l’importatore non sia in grado di dimostrare il rispetto delle direttive CE in dogana, la merce verrà fermata, al fine di evitare di immettere nel territorio Europeo prodotti non conformi con le direttive sulla sicurezza.
In alcuni casi, inoltre, si vede necessaria il rispetto di più di una direttiva, come nel caso dei giocattoli elettrici.
Le autorità di regolamentazione dell’UE possono richiedere le certificazioni anche dopo che la merce è arrivata a destinazione: in questo caso se l’importatore non fornisce tutti i documenti necessari la merce viene sequestrata, sanzionando l’importatore per tale mancanza.
Al fine di importare merce marchiata CE senza incorrere in problematiche, si deve cercare di effettuare le scelte corrette sia per quanto riguarda la scelta del fornitore, sia definendo con il laboratorio i test corretti da effettuare.
È bene sottolineare che il laboratorio non è responsabile, a meno che non si prendano accordi in tale senso, dell’immissione di un prodotto non conforme in quanto è solo l’importatore che risponde di tale mancanza
Noi utilizziamo solo fornitori i quali hanno superato il nostro test in loco, al fine di verificare la qualità del lavoro e le condizioni generali della struttura, al fine di garantire ai nostri clienti un pool di fornitori sicuri e di qualità diminuendo la possibilità di incorrere in truffe o problemi una volta importato il prodotto.