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Per essere certo che i tuoi prodotti siano conformi alle normative di sicurezza europee, la soluzione è quella di avvalersi di una società terza che svolga i test di laboratorio.

Svolgere dei test è fondamentale quando importi articoli dalla Cina, ma devi sapere anche quando è il momento giusto per testare i tuoi prodotti e come dovresti gestire un test dall’esito negativo.

Per verificare se un articolo risulti essere conforme con una o più direttive, leggi o normative di sicurezza, esistono test specifici da effettuare a seconda del prodotto che vogliamo importare. Eccone alcuni esempi:

  1. Test sulle sostanze (ad esempio: il bisfenolo A o i test di conformità del REACH)
  2. Test sulla sicurezza elettrica (ad esempio: i test di conformità per le Direttive CE sulla Bassa Tensione o Compatibilità Elettromagnetica)
  3. Prove meccaniche e fisiche (ad esempio: prove di resistenza e test di conformità dell’ASTM)

Per prima cosa è necessario determinare quali siano le normative di prodotto applicabili ai tuoi articoli.

Perché è necessario testare i prodotti quando acquisti articoli dalla Cina?

La maggior parte dei fornitori cinesi non è in grado di rispettare le normative di sicurezza europee. Tuttavia, anche se acquisti da un fornitore che può ampiamente dimostrare una conformità antecedente, tutto ciò non garantisce al 100% che il lotto della merce che hai acquistato rispetti le normative. La manifattura non è una scienza e le cose ogni tanto vanno male, come chiarirò più avanti in questo articolo.

Per questi motivi, testare i prodotti è l’unico modo per verificare che i tuoi articoli siano conformi alle normative di sicurezza vigenti in Italia. Molti importatori ritengono che la garanzia di conformità dovrebbe essere sotto la responsabilità del fornitore, non la loro. Sebbene potrei essere d’accordo sul fatto che sarebbe l’ideale se tutti i produttori cinesi potessero garantire il rispetto delle normative, questo non è il caso specifico.

Infine, è responsabilità dell’importatore e non del fornitore garantire il rispetto delle direttive. Gli articoli non conformi sono soggetti a sequestro e possono essere confiscati dalle autorità doganali al loro arrivo. Se qualcuno si infortuna, sarai anche costretto a risarcirgli i danni.

Alcune normative, come ad esempio la CPSIA negli Stati Uniti, esige che anche l’acquirente rilasci un certificato di conformità sulla base dei verbali dei test di prova. Pertanto, i test non sono solo un metodo per dimostrare la conformità alle normative, ma sono obbligatori per alcuni prodotti. Esamineremo più avanti i requisiti giuridici.

Come faccio a sapere se i miei prodotti devono essere testati?

Devi innanzitutto stabilire quali siano le normative che si applicano ai tuoi prodotti. Ricorda che un prodotto può essere regolamentato da più di una direttiva. Prendiamo, ad esempio, l’activity tracker con Bluetooth. Un importatore con sede in California (ripeto: è solo un esempio) deve garantire il rispetto delle seguenti normative:

  • California Proposition 65: applicabile al braccialetto in silicone
  • UL: Applicabile alle parti elettriche
  • Trasmettitore Bluetooth: FCC – Parte 15

Pertanto, l’activity tracker con Bluetooth impone tre procedure di certificazione (anche se la UL non è legalmente richiesta), nessuna delle quali è gratuita. Se disponi di un budget ridotto, limitati ai componenti, materiali e articoli già certificati.

Alcune normative, ad esempio la normativa REACH, regolamentano i gruppi di sostanze, piuttosto che le singole sostanze. Questo facilita un po’ gli importatori nel garantire il rispetto delle normative, dato che devi fare riferimento solo ad una normativa uniforme.

L’azienda preposta ai test ed alle certificazioni farà poi il resto, visto che già conosce le sostanze da controllare. La stessa cosa vale per direttive come CE e ASTM che non hanno nulla a che vedere con le sostanze perché riguardano i molteplici aspetti di un prodotto.

Tuttavia, alcune normative si applicano alle singole sostanze piuttosto che ai gruppi di sostanze. In questi casi l’importatore deve redigere un elenco di sostanze potenziali prima della presentazione dei campioni, piuttosto che far riferimento ad una direttiva omnicomprensiva.

E’ la legge che impone a società terze di testare i prodotti?

Sì, in alcuni casi alle autorità doganali devi esibire un rapporto sui test, oppure un certificato di conformità (che può basarsi sui verbali di prova dei prodotti). Abbiamo ricevuto segnalazioni di carichi di merce a cui le autorità doganali hanno negato l’ingresso, sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea, perché gli importatori non hanno prodotto i documenti richiesti.

Detto questo, attualmente i verbali di prova delle società terze non sono necessari per l’importazione della maggior parte dei prodotti. Ma questo non significa che il rispetto delle normative sia facoltativo. Sei ancora legalmente tenuto a garantire la conformità della merce, anche se i verbali dei test non rientrano nella documentazione standard delle importazioni.

Le autorità di molti Paesi, tra cui la CPSC negli Stati Uniti, possono richiedere la documentazione delle società terze, comprovante la conformità alle normative, dopo settimane o addirittura mesi dalla data di arrivo della merce.

Nell’Unione Europea le aziende sono legalmente tenute a dimostrare la conformità al REACH entro 45 giorni, se richiesto da un’autorità governativa o, addirittura, da un cliente!

Alla scadenza di questo periodo è meglio che tu abbia la certezza che gli articoli importati siano conformi alle direttive, altrimenti potresti essere costretto a ritirare immediatamente la merce dal mercato. Ecco perché è fondamentale ricevere il verbale sui test da una società terza, anche se questo documento non è legalmente richiesto.

Trovare un laboratorio accreditato

Non aspettarti che le autorità locali accettino i verbali di prova o i test report di prodotto emessi da una società qualsiasi. In Cina e in altri Paesi asiatici ci sono tantissime società preposte ai controlli prive di scrupoli e che vendono documenti di conformità falsi. Ci sono anche moltissimi fornitori che contraffanno per conto proprio i verbali di prova ed i test di prodotto.

Considerando tutto questo, non è difficile capire perché le autorità accettino solo i documenti di conformità rilasciati dai laboratori accreditati. Le liste di questi laboratori si trovano di solito sui siti web governativi o del settore industriale.

Tuttavia, un laboratorio accreditato non è necessariamente un laboratorio europeo. Tutte le grandi aziende che si occupano dei controlli, tra cui SGS, Bureau Veritas e TÜV, hanno strutture preposte a Shanghai, Hong Kong, Shenzhen e Guangzhou.

I costi dei test

Salvo rare eccezioni, i produttori cinesi pretendono sempre che sia l’importatore a pagare i test di conformità. Acquistare dalla Cina è, sostanzialmente, come volare con una compagnia aerea low-cost: nessun extra è incluso. Questo non vale solo per i test di conformità, ma anche per le attrezzature, lo sviluppo del prodotto ed i controlli di qualità.

Il costo di un test sul prodotto può variare da circa 8 Euro, per i singoli componenti elettrici, a decine di migliaia di Euro per i programmi di verifica più complessi. Tuttavia, i costi dei test dipendono principalmente da tre fattori:

  • Numero degli SKU
  • Numero delle normative applicabili per ciascun per SKU
  • Numero degli elementi, colori e materiali per ciascun SKU

Perciò, testare i prodotti fabbricati con un solo materiale (ad esempio, la corda di plastica PP) è meno dispendioso dei prodotti realizzati con diversi materiali (ad esempio, i gioielli).

I test sui prodotti in quattro punti

Ora che hai un’idea del perché i test sui prodotti sono necessari quando importi merce dalla Cina, è arrivato il momento di esaminare gli aspetti pratici. Non vi è nulla di sicuro nel commercio internazionale. Al contrario, è tutta questione di gestione del rischio, come descritto nei quattro passi del seguente processo.

1) Confermare le normative di prodotto applicabili e le sostanze regolamentate (Fondamentale)

Prima di effettuare un ordine, devi confermare la normativa o la direttiva applicabile. Come abbiamo già spiegato, numerose sono le normative che si applicano ai diversi prodotti. Naturalmente, i vari Paesi e mercati hanno le proprie direttive, pertanto le normative americane non si applicano nell’Unione Europea e viceversa.

Dovresti anche verificare che il tuo fornitore sia in grado di dimostrare una conformità antecedente, dato che la maggior parte dei produttori cinesi non riesce a rispettare le normative e le direttive che regolamentano i prodotti stranieri. Non sei sicuro di come trovare in Cina dei fornitori conformi alle normative? Clicca qui per maggiori informazioni.

2) Testare i campioni di prodotto (Di importanza rilevante)

Anche se il tuo fornitore può dimostrare una conformità antecedente, i verbali di prova si riferiscono solo ad uno specifico lotto di articoli. La conformità antecedente non è sinonimo di garanzia del rispetto delle normative anche in un prossimo futuro.

Pertanto, spesso è fondamentale verificare che il tuo prototipo o prodotto campione sia conforme alla normativa applicabile prima che tu versi il denaro necessario ad avviare la produzione in serie.

Comunque, tutto questo è valido solo supponendo che l’articolo prodotto in serie venga realizzato con gli stessi materiali e componenti del prodotto campione. In caso contrario, potresti ritrovarti con un articolo non conforme anche se il campione di pre-produzione ha superato i test.

3)  Esame delle materie prime (Di scarsa rilevanza)

La maggior parte dei produttori cinesi acquista materiali e componenti solo dopo aver ricevuto dall’acquirente il pagamento del deposito. Verificare che i materiali ed i componenti in arrivo siano conformi è un buon metodo per evitare la contaminazione e per sostituire i materiali non conformi prima che sia troppo tardi.

Tuttavia, in questo modo si blocca la produzione per un periodo di tempo che va dai 10 ai 14 giorni, in quanto l’assemblaggio non può iniziare finché non arrivano i risultati. L’aggiunta di un ulteriore terzo test è spesso troppo onerosa per la maggior parte delle piccole imprese che acquistano dalla Cina. Dovresti anche osservare che, in questa fase, la sperimentazione non è applicabile a talune direttive e normative, comprese CE e FCC, poiché queste si applicano solo ai prodotti finiti, piuttosto che alle sostanze.

4)  I test del lotto campione (Fondamentale)

Concluso l’assemblaggio, è il momento di verificare che i tuoi articoli siano conformi alle normative. Tuttavia, ti consiglio di non far sì che il tuo fornitore consegni autonomamente i campioni alla società incaricata allo svolgimento dei test.

C’è sempre il rischio che il fornitore possa presentare campioni che non rappresentano i prodotti reali (ad esempio, potrebbe presentare dei campioni conformi, mentre gli articoli reali non lo sono). Il metodo migliore per risolvere questo problema è quello di dare tu istruzioni ad un ispettore della qualità affinché sia lui a raccogliere ed inviare i campioni.

Testare i campioni richiede solitamente una o due settimane. Ciò che è davvero importante in questa fase è che tu non versi il saldo finale finché non ricevi il risultato dei test. Se gli articoli risultano essere conformi, allora puoi procedere e pagare il denaro ancora dovuto al fornitore.

Cosa succede se il risultato del test è negativo?

I verbali di prova non sono sempre positivi, a meno che non vengano redatti da una di quelle società accreditate che ho citato precedentemente in questo articolo. Ogni tanto i fornitori non riescono a garantire la conformità e creano un lotto di articoli praticamente senza valore. Per la maggior parte delle piccole imprese questo rappresenta un disastro.

Per non rimetterci troppo, accade che I fornitori offrano uno sconto all’acquirente. Pagare un fornitore con troppo anticipo significa disincentivarlo dal trovare la soluzione ad un problema.

Pensare che un fornitore possa rimborsare l’importo del deposito non è realistico. Nella maggior parte dei casi l’unica soluzione da prendere in considerazione è quella di chiedere al fornitore di riprodurre, in parte o per intero, la merce non conforme.

Tuttavia, un rifacimento parziale degli articoli è solo un’alternativa nel caso in cui la merce possa essere messa a norma applicando delle piccole rettifiche. Tutto ciò è effettivamente possibile se fare una rettifica significa sostituire alcune componenti elettriche o delle parti meccaniche.

Però, se la merce contiene quantità eccessive di sostanze regolamentate come piombo e cadmio, queste piccole rettifiche non potranno rendere gli articoli conformi alle normative. In questo caso devi far riprodurre la merce “ex novo”.

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